2023-06-07
Messaggi magici
Nell'attuazione del progetto Scuole inclusive 2, abbiamo avuto l'opportunità unica di incontrare molte persone straordinarie che stanno rendendo l'educazione inclusiva una parte permanente della vita scolastica quotidiana. Una delle partecipanti al corso di formazione di Varsavia ha condiviso con noi la sua esperienza e le sue riflessioni sul perché, secondo lei, questo tema non è affatto nuovo, ma è qualcosa di non compreso, ma spesso applicato da un ampio gruppo di insegnanti e dirigenti.
Joanna Guga-Wyrzykowska è un'insegnante di inglese con oltre 20 anni di esperienza. Ha iniziato la sua avventura insegnando in una scuola pubblica. Ha lavorato con i giovani a livello secondario. È stata coordinatrice di diversi progetti UE, durante i quali ha aiutato gli insegnanti ad ampliare le loro competenze attraverso l'insegnamento della lingua inglese. Attualmente, negli ultimi tre anni, ha ricoperto il ruolo di direttore didattico presso la Junior Academy Non-Public Language Kindergarten (asilo linguistico) e di direttore didattico presso la scuola di lingue Oxford Academy di Olsztyn.
L'inclusione, dice, è sempre stata un elemento emergente nel campo dell'educazione, ma non tutti sono consapevoli di praticarne i principi. Joanna si è formata per anni sul tema dell'educazione inclusiva, utilizzando tutti gli strumenti a disposizione degli insegnanti. Tra le altre cose, si è qualificata come formatore TUS, ovvero Social Skills Training. A suo avviso, questa formazione dovrebbe far parte del curriculum di base di ogni livello di istruzione, in quanto facilita e supporta notevolmente le attività nella scuola o nell'asilo. Tale formazione insegna soprattutto ad accettare la diversità, a risolvere i problemi, a prendersi cura del proprio benessere o a leggere il linguaggio del corpo. Insegna anche l'empatia e il funzionamento di un gruppo di pari e non si rivolge solo ai giovani. Può essere rivolto a qualsiasi gruppo di età.
Durante la nostra conversazione, la signora Joanna ha sottolineato il motto chiave che accompagna il suo lavoro: "Tutti sono importanti. Abbiamo lo stesso diritto di sviluppare e realizzare il nostro potenziale, siamo diversi e abbiamo un potenziale individuale. È importante che gli studenti, ma anche gli insegnanti e i genitori, si sentano accettati, possano fidarsi e abbiano la libertà di agire". Joanna Guga-Wyrzykowska crede molto nel potere dei "messaggi magici". Uno degli esercizi che svolge con i suoi alunni della scuola materna nell'ambito dei messaggi magici è quello di preparare gli alunni a partecipare alla vita scolastica, ma anche al di fuori della scuola. Gli alunni recitano delle scene per imparare a reagire in modo appropriato a ciò che incontrano. I messaggi magici che dovrebbero utilizzare sono: "Ben fatto" - un messaggio incoraggiante, "Posso farcela", "Posso farcela", "Posso farcela", "Posso farcela". - un messaggio di sostegno, e "beh, è difficile" o "è un peccato" quando qualcosa non va bene, perché dopo tutto il fallimento è normale e "posso farcela". In seguito, quando i bambini sono in altri gruppi, condividono questi messaggi positivi e diffondono le loro conoscenze su come affrontare le situazioni difficili.
Oltre a queste attività, alla Junior Academy vengono organizzati eventi di ogni tipo per far sentire tutti importanti. I bambini provenienti da Paesi anglofoni e non solo frequentano la Junior Academy, per cui si festeggiano il Giorno del Ringraziamento americano, il Giorno di San Patrizio irlandese e la Giornata della Bandiera polacca. I genitori di bambini provenienti da Paesi diversi hanno l'opportunità di condividere elementi culturali o tradizioni dei loro Paesi d'origine, perché fanno parte del processo di insegnamento e apprendimento tanto quanto gli insegnanti o gli alunni stessi. I libri di testo scelti dalla scuola sono selezionati dalla metodologa, che è guidata nelle sue decisioni dalle raccomandazioni del British Council. Questo anche perché il British Council è guidato da tre valori fondamentali: uguaglianza, diversità e inclusione. Allo stesso tempo, e vale la pena sottolinearlo, gli obiettivi e i metodi di insegnamento sono adattati individualmente a ciascun gruppo di studenti. Ogni gruppo stipula un contratto con l'insegnante, il cui contenuto è per lo più proposto dai partecipanti al gruppo. Si utilizzano metodi di progetto per consentire a tutti di dimostrare il proprio talento. Questi sono solo alcuni degli elementi che creano un'atmosfera armoniosa in cui tutti lavorano insieme.
Secondo la signora Joan, la fiducia e il pieno sostegno di tutti i partecipanti al processo educativo, ossia studenti, insegnanti e genitori, sono la chiave per un ambiente veramente inclusivo. Tutti dovrebbero dare qualcosa di sé ed essere aperti alla discussione.